Parigi, 20 aprile, ore 21:30. Youssef El Osri, “Karim Cheurfi” secondo la carta d’identità, apre il fuoco contro alcuni agenti di polizia uccidendone uno e ferendone gravemente  altri due sugli Champs Elysées. L’uomo, originario del Belgio, era già conosciuto dalla polizia come “radicalizzato” e per aver sparato ad un agente nel 2001 in seguito ad un furto d’auto. Poco dopo aver aperto il fuoco, il trentanovenne Youssef El Osri viene freddato dalla polizia francese.
Immediata la rivendicazione dell’Isis tramite Amaq, dove si parla di un solo attentatore.
L’attacco avrà forti ripercussioni sulla politica francese. I fatti si sono svolti durante un dibattito televisivo tra i quattro principali candidati alle presidenziali e la paura generata indurrebbe gli elettori a votare per Marine Le Pen. La candidata francese è leader del movimento per l’uscita dall’Unione Europea da parte della Francia e potrebbe cavalcare le paure del terrorismo e dei migranti per prendere il potere, come in circostanze simili è accaduto nel Regno Unito.
Già da alcuni anni, infatti, la Francia è nel mirino dei terroristi e gli attacchi contano molte decine di vittime. Tuttavia, questo attentato è diverso dai precedenti avvenuti a Parigi, infatti l’obiettivo erano le forze dell’ordine, come dichiarato espressamente dall’attentatore su Telegram, e non più tutti i presenti nell’area. Oltretutto, i Champs Elysées sono tra i luoghi più famosi al mondo, e per questo Marine Le Pen ha chiesto immediatamente al presidente Hollande di chiudere le frontiere. Ma questo basterà per far dormire alla Ville Lumière sonni tranquilli?

Valerio Giunta

Giuliano Giunta

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