Recentemente uno studente dell’ITC Ettore Majorana di Torino ha raggiunto il gradino più alto nella gara individuale degli internazionali europei di karate (categoria cadetti).
Ma come ha fatto un semplice ragazzo di Torino a raggiungere tali livelli? Per dare una risposta a tale quesito bisogna ripercorrere la sua storia.
Simone Palazzo(il nome del ragazzo in questione) comincia a praticare karate alla tenera età di 5 anni per puro divertimento e per tenere a freno il suo iperattivismo.
Quel che sembrava un semplice diletto, si trasforma nel tempo in un impegno serio. Infatti all’età di 12 anni Simone inizia a partecipare a gare nazionali ed internazionali a livello agonistico .Gli allenamenti si fanno sempre più duri ed impegnativi; si parla di 2 ore di allenamento al giorno per 5/6 volte a settimana.
Il rapporto col karate s’interrompe bruscamente nel 2012 a causa di episodi e atteggiamenti poco graditi all’interno della palestra di allenamento. Lasciato il karate, Simone si concentra sul calcio, arrivando a giocare in squadre come J-Star(Juventus) e Barracuda(Chievo).Frequenti dissidi col mister portano il ragazzo ad abbandonare il mondo del calcio per ritornare a praticare il karate nel 2014.
Grazie alla costanza nei allenamenti Simone ritorna in forma per le competizioni a livello agonistico. Nel Marzo 2017 il giovane karateka compie l’exploit,vincendo la gara individuale degli internazionali di Svezia e trascinando la nazionale italiana cadetti al terzo posto nella gara a squadre.
Il karate ha aiutato Simone non solo a migliorare fisicamente, ma lo ha aiutato molto anche sotto l’aspetto caratteriale ,creando nuovi rapporti e nuove amicizie.
La speranza per la giovane promessa del karate è che la scuola possa incentivare i suoi coetanei a praticare sport e venire incontro alle esigenze dei studenti che praticano sport a livello agonistico.
Il sogno del ragazzo è che la passione per il karate si possa trasformare ,in un futuro non molto lontano, in professione.
Gurpreet Singh