Durante i giorni 22, 23 e 24 settembre si sono svolti nel PalaVerde di Treviso i campionati mondiali di karate tradizionale, uno sport leggermente diverso dal karate olimpico. All’evento erano presenti più di 1000 atleti provenienti da 27 nazioni diverse e c’è stata una notevole affluenza di pubblico (ovviamente per la maggior parte italiano) anche se erano presenti anche molti spettatori stranieri tra cui portoghesi, americani, russi e lettoni. L’organizzazione degli eventi è stata precisa e senza lunghi tempi morti e le competizioni erano ben visibili da qualsiasi punto degli spalti.  La prima giornata di gare è stata riservata alle categorie cadetti (15-16 anni) e speranze (17-18 anni), la seconda ai junior (19-21 anni) e la terza ai senior (22-35 anni). La nazionale italiana guidata dal Maestro Silvio Campari per kumitè (combattimento) e dal Maestro Pasquale Acri per kata (“sequenze di mosse senza avversario”) ha raggiunto ottimi risultati in tutti e tre i giorni. Le categorie in cui ci sono stati i più bei podi italiani sono per quanto riguarda kata: maschile junior individuale (1o posto), femminile senior individuale(1o e 2o posto), maschile senior individuale (2o e 3o posto) e le due squadre (una maschile e l’altra femminile) senior che hanno entrambe guadagnato il primo posto; in kumitè invece i risultati più importanti sono stati: speranze maschile a squadre (3o posto), senior femminile a squadre(3o posto) senior maschile a squadre (3o posto) e senior maschile individuale (2o Posto). Assistere a questi tre giorni di gare è stato emozionante e molto stimolante. Nel palazzetto c’era una magnifica atmosfera sia tra il pubblico che si scatenava per sostenere i propri connazionali, sia sui tatami dove si sono affrontati atleti di altissimo livello, sfoderando tutta la loro grinta e la loro voglia di vincere, ma anche un grande rispetto e lealtà, come sempre in questo meraviglioso sport.

Roberta Ferioli

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