Una carrellata di statistiche, aneddoti, retroscena e curiosità sull’evento artistico e televisivo più discusso dell’anno.


Ben 67 anni dopo la prima edizione tenutasi nell’inverno del 1951, e 63 dopo la prima edizione trasmessa in televisione, il Festival di Sanremo non perde il suo immenso fascino. La kermesse musicale annuale tenuta prima al Casinò Municipale e in seguito al Teatro Ariston, situati entrambi nel centro della cittadina di Sanremo, comune di circa 55mila abitanti della Riviera di Levante Ligure, è senza dubbio l’evento più discusso della tv italiana. Denominato negli anni “Festival della Canzone Italiana” ha lanciato brani cult per intere generazioni tra i quali “Nel blu dipinto di blu”, “Azzurro”, “Cuore Matto”, “Chi non lavora non fa l’amore”, “Ciao amore Ciao” e ancora “Vita spericolata”, “Le mille bolle blu”, “La solitudine”, “Sarà perché ti amo”, “Nessuno mi può giudicare”: capolavori senza tempo dei quali non è necessario ricordare gli artisti. Tra le centinaia di cantanti che si sono esibiti all’Ariston spiccano i due Re del Festival: Domenico Modugno e Claudio Villa, che con 4 vittorie a testa risultano i due più premiati. A loro due si aggiunge Iva Zanicchi, che con 3 primi posti detiene il record di vittorie femminili. Il primato di più presenti se lo spartiscono invece Al Bano, Totò Cutugno, Peppino di Capri e Milva con 15 partecipazioni al Festival all’attivo. Proprio quest’ultima, Milva, nonostante le numerose presenze, non è mai riuscita nell’intento di portare a casa l’ambito Premio, questa sfortunata statistica non è però sfuggita alla Rai che, nell’edizione del prossimo febbraio, recapiterà alla cantante e attrice un inedito premio alla carriera.

Sanremo però, dall’ormai lontano 1982, non rappresenta soltanto la consacrazione di artisti già piuttosto affermati, ma con la sua sezione “Giovani” è anche un trampolino di lancio di prestigio per giovani cantanti emergenti. Questa “succursale” del torneo dei Big ha alle spalle una storia di valore rilevante, ha infatti introdotto al grande pubblico alcuni dei più grandi artisti italiani del momento: da Eros Ramazzotti, Marco Masini, Laura Pausini e Andrea Bocelli fino ad arrivare ad Anna Tatangelo, Francesco Moro, Arisa e Francesco Gabbani. Ed è proprio Gabbani a detenere un primato difficilmente attaccabile: infatti il cantante toscano è stato l’unico ad aver vinto in due anni consecutivi prima la categoria Giovani, nel 2016, con “Amen” e poi la sezione Big, nel 2017, con “Occidentali’s Karma”.

Il Festival da sempre, non è solo musica, sul palco dell’Ariston infatti si sono alternati in conduzione gli interpreti più rappresentativi della storia televisiva italiana da Enzo Tortora, Mike Buongiorno e Raimondo Vianello a Paolo Bonolis, Antonella Clerici e Carlo Conti passando per Fabio Fazio, Raffaella Carrà e Loretta Goggi. Il volto più emblematico del Festival però, non può che essere Pippo Baudo, lo show-man siciliano che con il numero di 13 edizioni presiedute, in un arco temporale compreso tra il 1968 e il 2008, vanta il primato di conduzioni. Lo stesso Baudo, a pari merito con Mike Buongiorno, detiene anche il record di edizioni consecutive sul palco dell’Ariston, ben 5.

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Il Festival di Sanremo nei suoi lunghi trascorsi non è stato però tutto rose e fiori, seppur proprio per i suoi fiori la cittadina ligure è celebre. Una manifestazione artistica infatti non potrà certo mettere d’accordo tutti gli artisti presenti sulla piazza e proprio per questo cantanti del calibro di Edoardo Bennato, Francesco De Gregori, Antonello Venditti, Luciano Ligabue, Gianna Nannini e Tiziano Ferro non hanno mai calcato il palco dell’Ariston. I selezionatori della rassegna, infatti, sono stati spesso accusati di prediligere pezzi più commerciali e televisivi, allontanando così una categoria di artisti più propensi a produrre musica di altro genere. Sulle varie giurie di Sanremo alternatesi negli anni, grava inoltre il peso di assegnazioni come quella di un 3° posto a “Gianna” di Rino Gaetano, un 4° a “Con te partirò” di Bocelli, un 21° a “Donne” di Zucchero, un ultimo posto (25°) a “Vita Spericolata”, brano simbolo di Vasco Rossi, un 3° e un 8° posto rispettivamente a “4 marzo 1943” e “Piazza Grande” entrambe di Lucio Dalla.

Ma ancora più indietro negli anni, nel 1967, troviamo un imperdonabile ultimo posto a “Ciao Amore Ciao” di Luigi Tenco, cantautore morto per cause misteriose la sera stessa della proclamazione della sua eliminazione e ricordato lo scorso anno da una cover di “Mi sono innamorato di te” eseguita da Tiziano Ferro, in occasione del cinquantenario della sua scomparsa.

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Sanremo rappresenta uno spaccato dell’Italia per questo, negli anni, ha assistito anche situazioni estreme come due minacce di suicidio molto simili avvenute a 19 anni di distanza nel mezzo della trasmissione. Il primo caso fu quello del 1995, quando Pippo Baudo frenò le intenzioni di un uomo che voleva manifestare con atto così forte una situazione di crisi e disoccupazione, il presentatore fu però accusato di aver montato ad arte questo “escamotage” per recuperare l’audience perso nelle puntate precedenti. Nel 2014 invece fu Fabio Fazio a pochi minuti dall’inizio della prima puntata, che leggendo una lettera, nella quale veniva denunciata, anche in questo caso, la disoccupazione e lo stato di crisi di un gruppo di famiglie del napoletano, riuscì a bloccare un uomo con le stesse intenzioni di quello di 20 anni prima. Gli ascolti televisivi della rassegna hanno subito un forte calo dalla fine degli anni ’80 ad oggi, ma negli ultimi anni sono in netta ripresa. L’edizione più vista della storia è quella del 1995 con una media di 16 milioni di ascolti a puntata, mentre la meno vista degli ultimi 30 anni è quella del 2008 con una media di 6 milioni di telespettatori a puntata, curioso che sia l’edizione più vista che quella meno vista siano state entrambe condotte da Pippo Baudo. Un ruolo molto importante nell’innalzamento degli ascolti degli ultimi anni lo avuto Carlo Conti che nelle sue 3 edizioni in conduzione ha rialzato l’audience fino a un livello medio di 11 milioni di telespettatori, la migliore in rendimento l’ultima in coppia con Maria De Filippi.

L’attenzione è ora tutta rivolta a quella che sarà la nuova edizione del Festival, la 68°, al via martedì 6 febbraio. In conduzione sarà schierato il tridente formato da Michelle Hunziker, Pierfrancesco Favino e Claudio Baglioni. Tra i cantanti in gara, è vero, non spiccano nomi altisonanti ma ciò non toglie nulla al prestigio e al fascino del Festival della Canzone Italiana.

Marco Morgano 3B

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