Liste e sondaggi in vista di domenica 4 marzo.

Le proposte dei partiti nel campo dell’istruzione: più qualità nelle scuole e nelle università.


Il prossimo 4 marzo si voterà con la nuova legge elettorale, il Rosatellum, un sistema misto maggioritario e proporzionale, e secondo la ripartizione nei nuovi collegi elettorali. Lo sbarramento per entrare in Parlamento è del 3% per le liste, mentre le coalizioni, per ottenere seggi, devono superare il 10%, con l’obbligo di avere al proprio interno almeno un partito in grado di conquistare il 3% dei voti. A pochi giorni dal voto i sondaggi rivelano che non c’è ancora una maggioranza definita tale da garantire un governo stabile all’indomani del 4 marzo.
Ma prima di esprimere il nostro voto sarebbe giusto chiederci: che cosa propongono i partiti per noi studenti? Il Movimento 5 stelle promuove un incremento della spesa pubblica per l’istruzione scolastica, l’abolizione del precariato e un piano assunzioni razionale in base al fabbisogno delle scuole. Il Centrodestra, nell’ottavo punto del suo programma, propone un rilancio dell’Università italiana per farla tornare piattaforma primaria della formazione; parla di centralità del rapporto docente-studente nel processo formativo, di azzeramento progressivo del precariato e di abolizione di anomalie e storture della legge impropriamente detta “Buona scuola”. Come si legge nel programma elettorale, il Partito Democratico, invece, si ripropone di istituire un mese di servizio civile obbligatorio in sinergia tra scuola e terzo settore. Per quanto riguarda Liberi e Uguali, Grasso lancia una sfida: via le tasse universitarie. “Scuola e ricerca -afferma- sono il miglior intervento che si possa fare”.
Quale partito riuscirà a realizzare le proposte fatte?

Sofia Minelli 3B

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