USS Columbia

Riassunto: O’Connor esprime dei dubbi sull’identità di alcuni soggetti vestiti di nero che continuano ad interferire con il suo lavoro. Kid non condivide i sospetti e durante il dialogo O’Connor scopre che Kid ha avuto un’infanzia difficile. Mentre volano nel Triangolo delle Bermuda verso la portaerei USS Columbia appare un globo di luce: sembra che i globi siano responsabili di strani avvenimenti e in alcuni strani sogni una voce parla ad O’Connor.

-Sei riuscito a parlargli.
-Sì. E vi dico che i nostri nemici stanno per subire il colpo più duro di sempre.
-Cosa?
-Veramente?
-Che intendi dire?
-Signori, calma. Vi devo solo informare che il supporto navale sarà ridotto per qualche giorno, come qualcuno avrà già notato, ma avremo un nemico in meno.

“Rivivrai quel giorno”.
-Ma tu chi sei?
-Carry? Hai detto qualcosa?
-No, niente.

Seguivano il soldato verso l’interno della nave quando dalla nebbia si alzo un gran boato. I soldati sul ponte si girarono ed esultarono.
-Questo è il P38!
-Il nostro primo ufficiale è tornato!
O’Connor, Kid e il soldato si fermarono per vedere l’arrivo dell’aereo. Osservarono la nebbia. Apparve la sagoma dell’aereo. Scoppiò la gioia, ma quando fu più vicino si scatenò lo spavento: volava inclinato sul lato e da un motore usciva un denso fumo nero.
-Correte!
-Via! Via! Via!
-A Terra!
O’Connor e Kid trovarono riparo dietro ad una sporgenza della nave. Videro il grande bimotore scivolare sul ponte senza un’ala e avvolto dalle fiamme. Il pilota saltò giù velocemente e corse verso il riparo mentre alcuni uomini correvano a spegnere l’incendio.
-Mamma mia che roba!
O’Connor si preoccupò: -Si sente bene, signore?
-Sto una favola. Sono troppo forte. Non avevo speranze e non ho neanche un graffio.
-Si sieda, potrebbe avere un calo di pressione.
-No, non credo. Non mi sono neanche spaventato.
-Si tolga almeno il casco.
-Questo si.
Mentre si toglieva il casco un altoparlante faceva un annuncio: -I visitatori sono attesi nell’ufficio del capitano. E, Rick, visto che hai tanta voglia di saltellare vieni anche tu. Porta subito qui il tuo fondoschiena!
Il pilota rimase impietrito per un momento: -Io sono Rick, primo ufficiale, ma penso lo abbiate capito e quindi…
O’Connor lo bloccò: -Ha detto di andare. Il capitano è un superiore.

Rick entrò nell’ufficio per primo e con fare giovanile disse: -Alice, cosa c’è adesso?
-Guarda il ponte e risponditi da solo.
O’Connor e Kid esclamarono sorpresi: -“Alice”?
-Si sono una donna, e allora? C’è qualche problema? Volete soffrire?
-No, scusa scusa.
-Niente niente. Solo insolito.
-Bene. Allora, Rick, hai giustificazioni?
-Sono stato attaccato da una squadriglia tedesca.
-Questo lo racconti a tua sorella. Se non dici la verità prima che io finisca di parlare con questo scimmione ti mando a pulire le latrine per un mese.
Rick rimase paralizzato dal terrore.
Riprese Alice: -Signori O’Connor e Clark, suppongo.
Rispose O’Connor: -Certo, e aggiungerei Homo Sapiens. Lei è il capitano Grant, suppongo.
-Sì, mi scusi. Allora, so già tutto quindi come intende procedere?
-Dovrei farle qualche domanda.
-La ascolto.
-Gli aerei tornano dopo che hanno avvistato un globo?
-Spesso sì, ma non sappiamo se quelli che scompaiono li avvistano.
-Cosa pensa che siano?
-Se lo sapessi lei non sarebbe qui.
-Noi ne abbiamo visto uno. Non so cosa ci sia dietro e non ho idea di come potrebbe essere costruito.
Intervenne Kid: -In effetti era veloce quanto noi e stando a ciò che dice Rick potrebbe essere un’arma tedesca. Non capisco però come facesse una cosa così piccola a essere così veloce e così manovrabile. Mi sembra troppo anche per i tedeschi.
O’Connor apparve seccato: -Pensi che ci siano dietro i marziani? Non cincischiamo!
-No. Dico solo che potrebbe essere che non sia un oggetto militare. Non ci ha attaccato. Rick, ne hai visto uno durante il volo?
-No. Io ho incontrato direttamente gli aerei.
Parlò Alice: -Va bene. Per ora restiamo in allerta. Rick, dai l’ordine di aumentare l’area d’interdizione di 5 miglia. Signori O’Connor e Clark, informatemi se ci sono sviluppi. Andate.
Lasciarono l’ufficio. O’Connor venne preso dai suoi pensieri su quella strana voce che gli parlava e arrivata la notte lo sfiorò l’idea dei marziani. Sembrava quasi possibile.

-E quasi l’alba. Dai tu la sveglia, Bob?
-Va bene Luke, ma guarda che il radar ti chiama.
BIP BIP BIP.
-Abbiamo visite. Chiamali.
-Qui USS Columbia. Avete violato un’area militare. Identificatevi.

-Qui USS Columbia. Vi ordino di identificarvi. Passo.

-E’ arrivato anche l’amico.
-Qui USS Columbia. Identificatevi.

-Sono tre. Quattro. Bob! Allarme tattico!
-Allarme tattico! Allarme Tattico! Tutti ai posti di combattimento!

Continua…

Giuliano Giunta

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