Segreti

Riassunto: Alla Casa Bianca O’Connor scopre una spia tedesca mentre ascoltava il presidente Roosevelt e il professor Einstein mentre discutevano del Progetto Manhattan. O’Connor interviene parlando in tedesco, ma l’azione fallisce. Viene salvato da un misterioso uomo vestito di nero come quello che ha tentato di ucciderlo a New York (morto durante l’incontro). Il generale Eisenhower rivendica l’azione del misterioso individuo e successivamente manda O’Connor a indagare su fatti anomali registrati da una nave.

-Qual è il tuo segreto?
-Il rispetto per l’avversario.
-Dimmelo!
-Il rispetto per l’avversario.
-Non è possibile. Un giorno scoprirò il tuo segreto.

“Ricordi quel giorno a Tacoma?”
-Carry, svegliati. Siamo a Miami.

O’Connor e Kid si dirigevano verso l’aereo che da Miami li avrebbe portati sulla portaerei USS Columbia. Come sempre Kid aveva voglia di parlare, ma questa volta anche O’Connor aveva qualcosa da dire.
-Kid. Cosa sai sul Progetto Manhattan?
-Dicevano che era un segreto.
-Ma c’ero anche io al discorso.
-Giusto. Dicevano che volevano usare una cosa che non ho ben capito per ottenere una grande esplosione e vincere la guerra.
-Si chiama atomo.
-Ma cosa è un atomo?
-Ma tu che scuola hai fatto?
Kid si fermò sulla pista: -E’una lunga storia.
-Vuoi raccontarmela?
-No.
O’Connor era sorpreso: per la prima volta l’allegria di Kid sembrava svanita.
Da dietro un aereo apparve un uomo vestito di nero: -Agenti O’Connor e Clark?
Rispose O’Connor: -Siamo noi.
-Mi dispiace ma non potete partire.
-Motivo?
-Il pilota non sta bene e sembra grave.
-Non importa. Kid? Sai pilotare questo coso?
Kid annuì.
-Signore, credo di aver risolto.
Salirono a bordo, Kid osservò che il piano di volo indicava una zona intorno alle isole Bermuda.
O’Connor era preoccupato: -Metti in moto, ti spiego dopo.

Nuvole di densa foschia ostacolavano il piccolo aereo. Lontano da qualunque persona O’Connor decise di parlare dei suoi dubbi.
-Kid. Hai notato l’abbigliamento di quel figuro?
-Nero.
-Lo sai cosa significa?
-No. Cosa?
-Gli affiliati di un qualsiasi gruppo hanno un segno per riconoscersi. Allora, abbiamo incontrato tre signori con lo stesso abbigliamento. Possiamo dedurre che sono della stessa banda?
-Aspetta, corri troppo. Uno cerca di ucciderti, un altro ti salva la vita e l’ultimo non ha fatto niente.
-L’ultimo potrebbe aver voluto bloccarci. Chi ci dice che il pilota stia davvero male?
-Sei troppo sospettoso.
-Non capisci? Stiamo andando in una zona pericolosa!
-La nebbia potrebbe morderci?
O’Connor divenne serio: -Questo è il Triangolo delle Bermuda, lo capisci?
Kid si preoccupò: -C’è qualcosa che dovrei sapere su questo posto?
-Sì. Qui spariscono navi e aerei e chi ritorna dice che la bussola era impazzita, sentiva strani suoni e vedeva strani oggetti. Quando Colombo passò di qui vide il cielo rosso.
-Chi è Colombo?
-Kid, scusa ma patti chiari amicizia lunga: che scuola hai fatto?
-Quella di base.
Era una risposta davvero strana.
-Kid. Dimmi una cosa: tu di che stato sei?
Kid rispose dopo un attimo: -California.
O’Connor capì che stava mentendo e sapeva perché lo faceva. Chiuse gli occhi pensando a quanto il suo compagno avesse sofferto nel periodo in cui gli Stati Uniti non erano veramente uniti. Dopo si sentì felice per lui: ora lavorava per il Pentagono e il passato doveva rimanere nel passato. Aprì gli occhi più sereno, ma durò poco: un globo di luce fluttuava accanto all’aereo.
-Kid!
-Che c’è?
-Un globo di luce.
-Un che cosa?
-Non fare manovre brusche. Non ti agitare.
Il globo si mosse verso la punta dell’aereo e Kid lo vide.
-Cosa è quello?
-Pensa a guidare. Lo guardo io.
Gli apparecchi fecero dei rumori e il globo sparì. La radio captava segnali.
-Qui USS Columbia, avete violato un’area militare. Identificatevi.
-Parla O’Connor. Chiediamo il permesso di atterrare.
-Permesso accordato. Ci troviamo di fronte a voi. La pista è libera.
Atterrarono. Li accolse un soldato: -Buongiorno signori, il capitano Grant vi stava aspettando. Ha già una cosa da chiedervi: il nostro primo ufficiale è partito da tempo per un volo di prova. Lo avete visto? Aveva un bimotore.
-Ci dispiace. Solo un globo di luce.
-Un globo di luce. Un altro.

Continua…

Giuliano Giunta

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