Sei stato fortunato
Riassunto: La polizia trova il treno dell’oro nel posto sospettato da O’Connor e Kid. La serietà di O’Connor inquieta Kid. Successivamente ricevono una chiamata dal generale Eisenhower e viene affidato loro il compito di convincere un criminale a collaborare.
-Non possiamo avere così tanti nemici. Dobbiamo fare in modo che qualcuno si fermi.
-Parli sempre con saggezza, amico mio. Ora studiamo la prossima mossa.
-Certo. A tal proposito avrei un’idea.
Dopo aver letto la scheda O’Connor si sedette reggendosi la fronte. Kid prese la scheda: “Charles Luciano”.
-Carry? Lo conosci?
-Personalmente no, ma…
-Cosa ti turba?
-Niente. Sono un uomo serio e ligio al dovere, io. Solo che trattare con un criminale…
-Ma chi è questo per avere tutta quest’attenzione?
-Ma vuoi stare un po’ zitto?
O’Connor si alzò e camminò per la stanza. Poi riprese a parlare: -Credo che vogliano tutti più alleati. Mi preoccupa il pensiero di avvantaggiare dei criminali.
-Senti, è una guerra! Dobbiamo vincere, al resto pensiamo dopo. Quindi entriamo lì dentro e facciamolo parlare!
-Io lo farò parlare.
-Come scusa? E io che faccio?
-Tu aspetti. Nel Washington ero poliziotto sai? So fare un interrogatorio.
O’Connor lasciò Kid nell’ufficio e andò nella sala interrogatori.
Tornò dopo solo mezz’ora, visibilmente soddisfatto. Kid era ansioso di sapere: -Come è andata?
-Brillantemente, ha accettato subito. E’ la prima volta che mi va così bene.
-Sei stato fortunato.
-Buffo, mi ha detto la stessa cosa. Così come io la dissi la lui.
-Oggi siamo tutti fortunati.
-A quanto pare Lucky è contagioso.
-Tanto da farti perdere la serietà.
-No, ora mi sto lasciando andare. In realtà a Eisenhower servivano informazioni sull’Italia, nulla di più.
-Tanto meglio. Facciamo rapporto?
-Certo.
Si procurarono un telefono e chiamarono il Pentagono.
-Salve generale, sono O’Connor.
-Chiamami Ike, come fanno tutti.
-Non ci riuscirei, troppa carriera militare.
-Capisco. Allora cosa mi vuoi chiedere?
-Nulla, generale. Ho convinto Luciano.
-Sei stato svelto, complimenti. Ma dimmi, come vanno le cose con Kid?
-Direi che ciò che non ho io lo ha lui e viceversa. Caratteri e modi di fare complementari.
-Ah ah, Marshall ha scelto bene allora. E siccome siete liberi noi avremmo bisogno di una cosa.
-La ascolto.
-Il presidente vorrebbe incontrare uno scienziato. Questo signore è già in viaggio e sarà vicino a lei tra poche ore. Dunque vi chiedo di scortarlo per l’ultima parte del viaggio.
-Bene, si starà un po’ tranquilli.
-O’Connor! Serietà! Si parla di “A”!
-Dovrebbe dirmi qualcosa?
-Credo che lei abbia capito quanto è segreto.
-Ho paura di sì.
-Bene, allora accetta?
-Sì.
-Alla prossima, signor O’Connor.
Chiuse la chiamata.
O’Connor si rivolse a Kid: -Dobbiamo andare alla Casa Bianca.
-Ah. Come mai quella faccia?
-Perché erano anni che nessuno mi chiedeva di essere serio.
E risero insieme.
Continua…
Giuliano Giunta